Energie Rinnovabili e Bioenergie: no, non sono la stessa cosa

Nel dibattito attuale sulle fonti energetiche sostenibili, diventa indispensabile distinguere le energie rinnovabili dalle bioenergie. Sebbene spesso vengano trattate come concetti intercambiabili, queste due categorie presentano differenze sostanziali in termini di impatto ambientale e sostenibilità. 

Se da un lato le energie rinnovabili offrono soluzioni per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, dall’altro le bioenergie rappresentano anche una scelta biocompatibile, che contribuisce attivamente alla promozione della biodiversità e alla riduzione delle emissioni di CO2. Un passo più avanti!

 

Qual è la vera definizione di “energie rinnovabili”?

Con energie rinnovabili ci si riferisce a fonti di energia che sono disponibili naturalmente. Queste includono il solare, l’eolico, l’idroelettrico e la geotermia. Queste fonti sono rigenerabili nel tempo e utilizzano risorse che la natura fornisce continuamente, anche se non costantemente. 

Tuttavia, nonostante il loro grande potenziale nel limitare le emissioni che si avrebbero invece dall’uso di combustibili fossili, di cui sono una alternativa, non tutte le energie rinnovabili possono essere considerate biocompatibili.

 

Il caso del fotovoltaico

Un esempio emblematico è rappresentato dall’energia solare, e l’energia elettrica ottenuta attraverso gli impianti fotovoltaici che la sfruttano. 

Pur essendo “il solare” una fonte rinnovabile, la produzione dei pannelli fotovoltaici comporta notevoli emissioni di CO2 e di altre sostanze clima-alteranti. Dalla lavorazione dei materiali alla produzione dei pannelli, fino al loro smaltimento, il ciclo di vita del fotovoltaico ha un impatto ambientale non trascurabile. 

Questo dimostra che l’etichetta “rinnovabile” non garantisce automaticamente la totale sostenibilità ambientale, o nello specifico la biocompatibilità.

 

energie rinnovabili e bioenergie

 

Quindi, energie rinnovabili e bioenergie NON sono la stessa cosa!

Come anticipato, oggi si tende erroneamente a confondere le energie rinnovabili con le bioenergie e viceversa. Teniamo a chiarire questo concetto, in quanto tale credenza è assolutamente falsa.

Le bioenergie, al contrario delle energie rinnovabili, sono prodotte dalla biomassa e da processi biologici. Includono fonti come il biometano agricolo o industriale, il bioetanolo o il syngas, ottenuti da materiali organici come rifiuti agricoli, legname secondario, scarti alimentari e coltivazioni dedicate, deiezioni animali. Le bioenergie si distinguono per il loro potenziale enorme di ridurre le emissioni di CO2 e promuovere la sostenibilità, perché le materie prime da cui derivano implicano coltivazione, e consentono la concimazione con i prodotti secondari, ammendanti e fertilizzanti naturali, a favore della biodiversità.

 

Parliamo, ad esempio, del Biometano agricolo: quali sono i suoi vantaggi? E gli svantaggi?

Il biometano è una delle fonti energetiche più promettenti e sostenibili nell’ambito delle bioenergie. Derivato dalla digestione anaerobica di biomasse organiche, come residui agricoli, rifiuti organici e letami, il biometano rappresenta una soluzione versatile che può essere utilizzata sia per la produzione di energia elettrica e termica, sia come carburante per i trasporti.

Uno dei principali vantaggi del biometano è la sua capacità di ridurre significativamente le emissioni di gas serra. Il biometano proviene da materiali organici rinnovabili che durante il loro ciclo vitale, hanno assorbito CO2 dall’atmosfera accrescendosi. Dunque, nel momento in cui viene utilizzato come fonte energetica, il biometano non contribuisce all’incremento netto di CO2 atmosferica, rendendolo un’opzione a impatto “quasi” – e spiegheremo il perché – neutro in termini di emissioni.

Un altro grande vantaggio del biometano è la sua compatibilità con le infrastrutture esistenti. Può essere immesso direttamente nella rete del gas naturale, sostituendolo, senza richiedere modifiche significative, offrendo una soluzione immediata per ridurre la dipendenza dal metano fossile, direttamente. 

La produzione di biometano ha anche un impatto positivo sulla gestione dei rifiuti e sulla fertilità dei terreni. Utilizzare scarti agricoli e rifiuti organici (pensiamo alle deiezioni animali) per produrre biometano, consente di ridurre la quantità di rifiuti destinati alle discariche. Ciò significa tagliare le emissioni libere in atmosfera e aiutare a chiudere il ciclo dei nutrienti. Questo poiché i sottoprodotti del processo, come il digestato e ancor meglio il compost biologico da questo derivato, sono utilizzati come fertilizzante naturale (fertil-ammendante), ricco di sostanze nutritive e privo di impatti ambientali negativi, odori inclusi.

Sapevi che le deiezioni animali digestate, cioè processate in un digestore anaerobico, non hanno praticamente odore?

Considerato il bilancio del carbonio (ecco perché abbiamo parlato di impatto quasi neutro della CO2) addirittura una attività “carbon negative”.

E per chiudere: quali gli svantaggi del Biometano agricolo? Assolutamente nessuno.

 

Energie rinnovabili e bionergie

 

Le relazioni tra rinnovabili e bioenergie

Come avrai capito, energie rinnovabili e bioenergie vengono frequentemente accomunate, ma presentano differenze sostanziali. Le energie rinnovabili includono fonti come l’energia solare, eolica, idroelettrica e geotermica, che si rigenerano naturalmente e non si esauriscono. Tuttavia, come già sottolineato, queste tecnologie non sempre sono completamente “green”. Ad esempio, la produzione di pannelli fotovoltaici comporta emissioni di CO2 e l’uso di materiali non rinnovabili.

Le bioenergie, invece, derivano dalla trasformazione di materiale organico, come la biomassa vegetale o i rifiuti agricoli. A differenza delle fonti rinnovabili, le bioenergie sono intrinsecamente legate ai cicli biologici e al carbonio, alla vita. 

Addirittura la loro produzione può quindi avere un forte impatto positivo sull’ambiente, poiché i processi di coltivazione e trasformazione delle biomasse, come nel caso del biometano, aiutano a ridurre la CO2 atmosferica e a favorire la biodiversità.

Pertanto possiamo dire che, ad oggi, le bioenergie si configurano come la forma più sostenibile di energia.

 

Energia da Biomassa prodotta da Reato Energie, il syngas

Reato Energie si distingue per la produzione di energia da biomassa grazie a un impianto avanzato, basato sulla pirolisi della matrice legnosa, sviluppato in collaborazione con Ankur Scientific Ltd., leader mondiale nella progettazione di gassificatori e pirolizzatori per biomasse vegetali. 

Questo impianto cogenerativo opera ininterrottamente 24 ore su 24, trasformando legno e altre materie prime vegetali in syngas, calore ed un prezioso prodotto: il biochar AmBioton®. Questo processo rende l’impianto unico nel suo genere in Italia, non solo per l’efficienza, ma anche per l’impatto ambientale.

Il cuore della tecnologia di Reato Energie è la pirolisi, che non brucia la biomassa, ma la scompone a temperature elevate in carenza di ossigeno, producendo syngas, un gas perfettamente pulito (monossido di carbonio e idrogeno molecolare) e biocompatibile, ricco di energia. Il syngas viene impiegato per alimentare degli elettro generatori cogenerativi, che producono energia elettrica mentre il calore residuo viene utilizzato per l’essiccazione e il condizionamento delle materie prime, per il processo stesso ed altri processi industriali. 

Al contempo, il biochar (AMBioton®), co-prodotto in forma solida, viene valorizzato come ammendante certificato, iscritto al registro nazionale dei fertilizzanti. Questo biochar è altamente ricco di carbonio organico in forma recalcitrante e contribuisce in modo decisivo alla riduzione della CO2 atmosferica: per ogni 100 kg di legna lavorata, trasformati in circa 10 kg di biochar vengono sottratti circa 36 kg di CO2.

L’aspetto rivoluzionario di questa tecnologia? Non solo le emissioni di CO2 sono ridotte, ma il sistema stesso è carbon negative. Il ciclo produttivo assorbe più CO2 di quanta ne emetta, grazie alla conversione di parte della CO2 in biochar, un materiale stabile che può essere conservato nel suolo per lunghi periodi, centinaia di anni, migliorandone radicalmente la qualità e inducendo la formazione di terra preta, la terra più fertile al mondo!. 

Ogni ora di funzionamento dell’impianto permette di sottrarre oltre 70 kg di CO2 dall’atmosfera, contribuendo a una produzione di energia estremamente “verde” e sostenibile, nonché biocompatibile al 100%.

Grazie a questa innovazione, Reato Energie non solo produce energia elettrica rinnovabile e pulita, ma offre una soluzione concreta per ridurre l’impatto delle emissioni di CO2. 

Scegliere consapevolmente, sempre

Le energie rinnovabili e le bioenergie rappresentano due approcci diversi alla produzione di energia, elettrica e termica. 

Se la scelta di fonti energetiche rinnovabili rappresenta un must imprescindibile, la scelta di fonti energetiche che promuovono anche la biodiversità e la sostenibilità, come il biometano o il syngas, rappresenta un passo significativo verso un futuro energetico ancora più responsabile.

Se hai bisogno di informazioni sui nostri prodotti, non esitare a contattare Reato Energie.

 

Il nostro mestiere è… migliorare l’ambiente in cui viviamo!

 

Fonti: